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6.consentire l’accesso ai singoli lotti privati ed alle autorimesse previste nel rispetto delle superfici della L. 122/89 direttamente dalla viabilità pubblica evitando l'utilizzo di rampe ma sfruttando i dislivelli esistenti. | 6.consentire l’accesso ai singoli lotti privati ed alle autorimesse previste nel rispetto delle superfici della L. 122/89 direttamente dalla viabilità pubblica evitando l'utilizzo di rampe ma sfruttando i dislivelli esistenti. | ||
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Il disegno del comparto è lineare e deriva direttamente dall'andamento orografico del terreno (curve di livello) che è matrice del disegno dell'edificato; il disegno della viabilità – carrabile e pedonale – rispecchia la “memoria” del luogo e la presenza di sentieri sterrati. | Il disegno del comparto è lineare e deriva direttamente dall'andamento orografico del terreno (curve di livello) che è matrice del disegno dell'edificato; il disegno della viabilità – carrabile e pedonale – rispecchia la “memoria” del luogo e la presenza di sentieri sterrati. | ||
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Il vigente P.R.G. prevede, nell'area, la realizzazione di strutture “produttive industriali ed artigianali, commerciali, direzionali e turistiche con relative strutture complementari o di servizio come locali per uffici, mostre, mense aziendali, spazi di vendita dei prodotti della lavorazione, ecc. e quanto altro concerne il processo produttivo, nonché le aree destinate alla trasformazione dei prodotti agricoli; Per ogni unità produttiva è ammessa la costruzione di un alloggio. | Il vigente P.R.G. prevede, nell'area, la realizzazione di strutture “produttive industriali ed artigianali, commerciali, direzionali e turistiche con relative strutture complementari o di servizio come locali per uffici, mostre, mense aziendali, spazi di vendita dei prodotti della lavorazione, ecc. e quanto altro concerne il processo produttivo, nonché le aree destinate alla trasformazione dei prodotti agricoli; Per ogni unità produttiva è ammessa la costruzione di un alloggio. |
Versione corrente delle 22:33, 31 gen 2010
L’area interessata dal Comparto D1/CR1 “Rimaggio” è situata alla periferia Nord dell’abitato del Comune di Dicomano, a monte della Traversa del Mugello SS 551.
Gli obbiettivi che si è ritenuto raggiungere e che la presente progettazione ribadisce, sono, sinteticamente, i seguenti: 1.Ottimizzare l'inserimento ambientale e nel paesaggio dell'intervento, interpretandolo come occasione di riqualificazione dell'area, ridefinendo il margine dell'abitato rispetto al territorio aperto e risolvendo diverse problematiche ad oggi non risolte quali, ad esempio, il completamento e la natura giuridica della viabilità esistente e la regimentazione delle acque di versante; 2.permettere una totale percorribilità pedonale pubblica, valorizzando le direttrici est-ovest per una incentivazione della fruizione del territorio aperto per il tempo libero e, al contempo,il consolidamento dei percorsi di collegamento con le infrastrutture esistenti e di progetto (stazione ferroviaria, piste ciclabili); 3.favorire una collocazione altimetrica degli edifici nel rispetto delle quote esistenti con riguardo alle condizioni orografiche generali; 4.la possibilità di avere una viabilità di dimensioni ridotte per l'accesso al Comparto; 5.l'ubicazione di tutte le aree carrabili, compresi quindi le aree a parcheggio, nella zona tergale dell'intervento, minimizzandone la presenza e l'impatto visivo; 6.consentire l’accesso ai singoli lotti privati ed alle autorimesse previste nel rispetto delle superfici della L. 122/89 direttamente dalla viabilità pubblica evitando l'utilizzo di rampe ma sfruttando i dislivelli esistenti.
Il disegno del comparto è lineare e deriva direttamente dall'andamento orografico del terreno (curve di livello) che è matrice del disegno dell'edificato; il disegno della viabilità – carrabile e pedonale – rispecchia la “memoria” del luogo e la presenza di sentieri sterrati.
Il vigente P.R.G. prevede, nell'area, la realizzazione di strutture “produttive industriali ed artigianali, commerciali, direzionali e turistiche con relative strutture complementari o di servizio come locali per uffici, mostre, mense aziendali, spazi di vendita dei prodotti della lavorazione, ecc. e quanto altro concerne il processo produttivo, nonché le aree destinate alla trasformazione dei prodotti agricoli; Per ogni unità produttiva è ammessa la costruzione di un alloggio.
Uno studio approfondito della tipologia edilizia rapportata alle peculiarità dell'area ed alle caratteristiche generali dell'ambito economico e produttivo del territorio dicomanese – anche con riferimento ai numerosi contatti intercorsi negli scorsi anni con alcune Ditte del territorio, che hanno giudicato il comparto non idoneo per la realizzazione dei loro insediamenti – ha portato allo sviluppo di una nuova tipologia, che però è di fatto una rilettura di una tipologia storica che ha permeato per lunghi secoli lo sviluppo urbanistico dell'area fiorentina.
Il tipo edilizio a cui si fa riferimento è quindi quello della così definita “casa-corte schiera con bottega”, ovvero al tipo edilizio che si è andato sviluppando dopo l'anno mille, nelle varie varianti che presentano la ricorrente riproposizione della bottega posta al piano terra, comunicante o meno con gli spazi di abitazione posti ai piani superiori.
Non quindi la riproposizione della soluzione “fabbrica con annessa residenza del titolare”, in uso negli anni settanta ed ora non più attuale (vedi lottizzazione C.A.D.), ma la riproposizione, attualizzata, di uno storico rapporto tra il fare e l'abitare, nell'ottica della valorizzazione di esperienze di artigianato di qualità se non di eccellenza.