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Recupero del patrimonio edilizio recente: Appunti su Superbonus e dintorni #3


Pensiamo positivo e costruiamo quello che manca: Un progetto esatto, non un progetto calato dall'alto; cominciamo dalla piccola scala di intervento.


A chi mi chiede informazioni in merito agli incentivi e agli interventi incentivati io rispondo consigliando di partire da un progetto - individuando che cosa ha veramente bisogno quello specifico edificio; alcune settimane fa ho sentito proporre da un impresa di costruzioni a un mio committente un rivestimento a cappotto da realizzarsi in un fabbricato con pareti di spessore di 80 cm e che non aveva alcun bisogno di un cappotto!

Il mio consiglio quindi è di partire dall'analisi di quelli che sono gli aspetti da migliorare, di quelle che sono le criticità da risolvere per quel singolo, specifico fabbricato, con l'obiettivo di raggiungere non il massimo incentivo ma prima di tutto il miglior risultato, la migliore riqualificazione per quello specifico edificio. Appare infatti oggi possibile procedere, ad esempio, alla riqualificazione energetica di un fabbricato non dando priorità alla messa in sicurezza antisismica; in caso di terremoto il fabbricato crollerà addosso ai suoi occupanti, insieme al suo efficientissimo cappotto...

Ampliando la riflessione metodologica, molto interessante è l'esperienza condotta dall'ateneo catanese nell'ambito della ricerca finanziata dal MIUR (2009) avente per tema “Metodologie innovative per la riqualificazione energetica e recupero prestazionale del patrimonio edilizio esistente strutturato in geocluster” (1) dove vengono sviluppate strategie di intervento a partire dalla definizione di criteri derivanti da requisiti di sostenibilità culturale ed ambientale, valutando l'effetto sistema, ovvero valutando criticamente l'entità del contributo offerto dai singoli interventi in relazione ad una specifica tipologia edilizia. Emergono risultati interessanti, anche sotto il profilo dell'effettivo risparmio economico nonché ambientale, ipotizzando soluzioni diversificate – non quindi solo “cappotti” ma anche altre soluzioni come il termointonaco o i materiali termo-riflettenti.


(1) pubblicato in Angelo Salemi “efficienza energetica del patrimonio edilizio in area mediterranea, studi per la costruzione di un geocluster, Edizioni Efesto 2018.


Per approfondire: Silvia Nanni, L'eredità, appunti per una cultura del recupero del patrimonio edilizio recente

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